La parola mobilità dolce o lenta si coniuga con le parole a misura d'uomo, a scoprire il territorio a piedi, in bicicletta o a cavallo lungo itinerari di grande pregio e valore ambientale.
E proprio su tali basi che la Regione Marche ha avviato (legge n°2/2010, modificata con la n°18 dello stesso anno intitolata Rete Escursionistica Regionale) un processo per l'attivazione di un sistema di mobilità dolce regionale.
Il logo del progetto, una “M” stilizzata che ricorda le alte montagne dell'Appennino, è formato da differenti tratti colorati che, a loro volta simboleggiano i mille diversi paesaggi che compongono la realtà delle Marche; esso si chiude quindi con una freccia che vuole ricordare a tutti il Giusto cammino da seguire.
Gli obiettivi che si vogliono conseguire con questo progetto sono, oltre ad assicurare un raccordo con la pianificazione avviata per tale settore sia a livello internazionale che nelle regioni limitrofe, anche quelli di favorire un modello di fruizione del territorio sostenibile sia in termini ecologici, sociali che economici, ridurre il carico turistico dalle aree naturalisticamente più fragili e delicate (in coerenza con la Rete Europea Natura 2000 e la Rete Ecologica Marche), incentivare lo sviluppo delle attività turistiche, favorendo positive ricadute sull'economia locale e, in particolare, quella delle aree montane, promuovere l’integrazione con il sistema dei trasporti pubblici locali e con la rete dell’ospitalità diffusa, nonché favorire il riciclo delle infrastrutture esistenti recuperando quelle incompiute o abbandonate quali i sedimi delle ex-ferrovie (ad es. la Fermo-Amandola o la Fano-Fermignano-Urbino), oltre alle reti stradali secondarie quali le strade campestri o anche gli argini dei fiumi, gli antichi sentieri, ecc...
Si tratta quindi di una legge dai grandi obiettivi perché apre, anche per le Marche, nuove possibilità per valorizzare appieno l'offerta del territorio, che vuole valorizzare la realtà ed i valori paesaggistici, storici e culturali e che intende legare sempre più la natura ai centri storici, e ridurre, nel contempo, l'inquinamento e l'impatto sull'ambiente migliorando altresì l'esperienza di visita dei turisti, nonché la qualità di vita dei cittadini.
La pianificazione generale del sistema è peraltro un elemento fondamentale di una Infrastruttura Verde Regionale; una infrastruttura che si vuole porre, così come quelle di comunicazione o quelle elettriche, come realtà essenziale per il benessere e la vitalità sociale ed economica della nostra regione. I percorsi della mobilità dolce, in questo contesto vogliono quindi essere delle vere e proprie greenway , che si muovono in un paesaggio sostenibile di cui, la nostra società, sente sempre più forte, il bisogno.
Investire in questo settore costituisce quindi una grande innovazione perchè ridefinisce, in un nuovo quadro strategico e sostenibile, gli interventi volti a qualificare il paesaggio, a migliorare le strutture e l'ospitalità locale (menù biologici e a km zero), a migliorare i servizi ai visitatori, ecc...
La moderna società dei consumi ha bisogno talvolta di rallentare e di semplificare la vita di ogni giorno e questi obiettivi possono certamente rappresentare una importante risposta.
Puoi aiutarci a programmare al meglio le rete della Mobilità Dolce delle Marche, rispondendo alle domande del questionario.
Puoi inoltre consultare il Regolamento Attuativo ed altri documenti utili cliccando la voce Normativa in fondo questa stessa pagina.