L'Assicurazione
Le polizze relative alle Banche del Tempo, coprono i danni a persone e cose. L'associazione Banca del Tempo prende i contatti con l'assicurazione prescelta; perfeziona un accordo generale con l'assicurazione in cui sono stabiliti: i danni coperti; l'importo individuale della polizza (cioè il costo per ogni socio, che di solito si aggira sui 15, 20 euro); il numero e i nominativi dei soci da assicurare all'atto della stipula; la cadenza periodica per la comunicazione dei nuovi soci e di quelli che si sono ritirati (trimestrale, semestrale, annuale o altro). La responsabilità dell'eventuale danno è individuale. Ne consegue che la denuncia del danno e la successiva liquidazione, sono a carico dei singoli soci che, pertanto, sono chiamati, sotto la loro responsabilità, a firmare la polizza quadro che la banca ha concordato a loro copertura. La banca non assume nessuna responsabilità o competenza circa i danni provocati, nonché in merito all'eventuale inadeguatezza della liquidazione.
Far conoscere la Banca del tempo all’esterno
E' consigliabile individuare i luoghi di aggregazione nella città (come ad esempio le biblioteche, gruppi di lettura, le cooperative sociali, parrocchie etc.); i luoghi più frequentati, come le palestre, le scuole materne e gli asili, i supermercati, gli alberghi, gli studi medici, etc.; le bacheche pubbliche del comune, della Asur, dell'Informagiovani, della parrocchia, del centro commerciale, dei sindacati etc. Si potrà poi organizzare piccoli incontri promozionali, evitando le assemblee pubbliche o le iniziative tipo convegni o conferenze. Distribuire ovunque volantini che riportino la sede della banca, il telefono e gli orari per essere contattati.
In base all’esperienza la comunicazione più efficace è quella che coinvolge la rete di amicizie e di relazioni famigliari, è questo il bacino nel quale si riesce ad attingere di più per allargare il numero dei soci promotori, e per sperimentare nel gruppo ristretto il meccanismo degli scambi.
Per la pubblicità iniziale, è preferibile utilizzare, locandine, volantini da distribuire in più fasi; sono molto più efficaci dei convegni di presentazione o di inaugurazione che, in base all’esperienza, raggiungono poche persone.
Una volta che la banca sia avviata, sono da privilegiare incontri e una comunicazione orientata su gruppi, aree territoriali, luoghi di incontro, categorie sociali. utilizzando le bacheche pubbliche e gli strumenti pubblici di informazione esistenti (ad esempio il giornale e la guida del comune, della Asur, della Provincia, etc.) e la gestione di un piccolo spazio nelle sagre, fiere, mostre, feste del patrono.
Per pubblicizzare la Banca del tempo si può chiedere l’esposizione del volantino nei luoghi privati e molto frequentati come i centri commerciali, le librerie, le edicole, le cooperative sociali, i centri sociali, etc.
Anche se ancora il mezzo di comunicazione più efficace ed essenziale è l’intramontabile passaparola, comunque si può chiedere accesso a radio e tv locali; ricercare spazio sugli strumenti locali di informazione come le pagine locali di quotidiani, guide turistiche, calendari; oppure sul giornale della Parrocchia e dei sindacati.
Naturalmente, un ulteriore consiglio è di promuovere la banca nelle scuole, utilizzando la disponibilità anche di un/a solo/a insegnante nonché cercare anche un rapporto con i sindacati territoriali e dei luogo di lavoro.
Gli aderenti alle Banche del Tempo non sono solo le pensionate e i pensionati, ma anche chi ha un lavoro, dipendente e autonomo, liberi professionisti. Proprio ad essi il tempo a disposizione non basta mai. Pertanto, è importante arrivare fino a loro, negli uffici e nelle fabbriche, nei servizi e negli studi professionali. Il sindacato è senza dubbio un veicolo importante per la circolazione di materiale informativo e promozionale. Infine, è utile informarsi sulle persone sole e sui nuclei famigliari arrivati nel comune o nel quartiere e inviare una lettera di benvenuto e di invito presso la banca con il telefono dello sportello o di un socio al quale rivolgersi. E, magari, perché no, allegare un assegno di un'ora in regalo, tanto per provare l'utilità della banca. (tratto da http://www.tempomat.it/index.asp )