La Banca del Germoplasma per la conservazione ex-situ delle specie anfiadriatiche
(Anfiadriatic species seed bank)
Anno di realizzazione 2007 - il progetto è ancora operativo ed è gestito dall’Università Politecnica delle Marche.
Tipo di intervento: Tutela della biodiversità, riqualificazione ambientale
Finalità e descrizione progetto: il Parco del Conero, con la collaborazione dell’Orto Botanico dell’Università Politecnica delle Marche (http://www.ortobotanico.univpm.it), ha iniziato la raccolta del germoplasma di quelle specie vegetali presenti nel proprio territorio che, a causa di modificazioni ambientali o della continua riduzione della loro naturale zona di diffusione, corrono il rischio di estinzione.
Il materiale della Banca del Germoplasma, costituito prevalentemente da semi e propaguli vegetali, è stato raccolto con il fine della conservazione delle specie a rischio di estinzione nel Parco del Conero; ciò al fine anche del loro utilizzo in progetti di recupero degli ambienti naturali e semi-naturali.
La Banca di Germoplasma sorge nel territorio di Gallignano, piccola frazione del comune di Ancona, che si trova all'interno di un'area compresa tra il Monte Conero e i fiumi Esino e Musone. La struttura è in grado di conservare, per un tempo indefinitamente lungo, parti vive di piante contenenti il materiale ereditario e sufficiente a ricostruire, all’occorrenza, l’intera pianta. Tali parti vive possono essere tessuti, spore, polline e, soprattutto, semi.
Dopo la raccolta si procede alla pulizia e alla deidratazione che avviene in una stanza in cui i parametri di temperatura e umidità sono costanti. I test di germinazione dei semi vengono condotti al fine di studiare la biologia riproduttiva delle specie. I semi sono stoccati all’interno di contenitori in vetro e conservati in congelatore ad una temperatura compresa fra i -18 e i -22˚C. Le specie ritenute di particolare interesse per le attività della Banca del Germoplasma o dell’Orto Botanico vengono moltiplicate nelle due serre a disposizione dell’Orto Botanico in contenitori e su substrati idonei a garantirne lo sviluppo.
Curiosità: il materiale della banca di germoplasma è stato utilizzato per la reintroduzione all’interno del territorio del Parco della Anthyllis barba-jovis, pianta arbustiva dai bellissimi fiori bianchi che cresceva sulle rocce delle scogliere a picco sul mare. La pianta, infatti, risulta assente dalla fine dell’800 quando il botanico marchigiano Spadoni, della Pontificia Università di Macerata la segnalò per l’ultima volta.
Ulteriori informazioni: La Banca del Germoplasma dell’Orto Botanico di Ancona ha contribuito alla istituzione della rete RIBES (Rete Italiana delle Banche del Germoplasma per la conservazione Ex Situ della flora spontanea italiana) della quale costituisce il nodo per le Marche. La RIBES coordina progetti che riguardano la conservazione ex situ delle specie a rischio di estinzione e di quelle utili per la rinaturalizzazione.
Importo complessivo: €. 130.680,00 da Fondazione Cariverona.
Una foto del Passo del Lupo dove è stata introdotta la specie vegetale chiamata Barba di Giove (pianta al centro dell’immagine)
Raccolta del Germoplasma
Prove di germinazione
Produzione di piante in vivo