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"La riforma dei reati ambientali introdotta dalla Legge 68/2015 - Corso formativo per le forze dell’ordine" (Ancona, 19 e 26 ottobre 2015 - Porto Recanati, 30 novembre 2015)

Nel 2015, in occasione del tradizionale appuntamento formativo rivolto agli appartenenti alle forze dell’ordine firmatarie del Protocollo d’intesa regionale sui controlli ambientali, è stata organizzata una giornata formativa, ripetuta in due date distinte: il 19 e il 26 ottobre 2015 ad Ancona. Il corso si è concluso con una sessione finale dedicata ai casi pratici tenuta a Porto Recanati il 30 novembre 2015.
Il docente, Avvocato Leonardo Filippucci, esperto di legislazione ambientale, ha affrontato il tema dei nuovi delitti ambientali introdotti recentemente dalla Legge 68/2015 nel codice penale (artt. 452-bis e seguenti del c.p.), le nuove aggravanti, il ravvedimento operoso, le novità in materia di confisca, l’ordine giudiziale di ripristino dello stato dei luoghi e la nuova parte VI-bis del D.Lgs. 152/06.
Il corso di formazione rientra nelle attività previste dal Protocollo di intesa siglato nel 2005 in tema di controlli ambientali da: Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto, Polizie Provinciali e Municipali, ARPAM e Regione Marche.

Scarica le slide dell'Avv. Leonardo Filippucci

“Tutorial contestazione amministrativa ambientale con aspetti procedurali SISTRI” (Ancona, 27 e 28 ottobre 2014)

La Regione Marche, Servizio Ambiente e Agricoltura, ha organizzato un seminario operativo con finalità pratiche procedurali, tenuto dalla dottoressa Stefania Pallotta, esperta nel settore del diritto ambientale, con particolare riferimento al sistema delle sanzioni amministrative.
Il seminario, di una giornata, si è tenuto  nelle  due edizioni del 27 e del 28 ottobre 2014 per favorire la massima partecipazione degli appartenenti ai Corpi di polizia firmatari del Protocollo d’intesa sui controlli ambientali del 2005, ossia Carabinieri (NOE e NAS), Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto, Polizia stradale, Polizie provinciali e municipali.
Di particolare interesse l’aggiornamento riguardante l’evoluzione normativa in tema di Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI).

Seminario "La corretta gestione dei rifiuti" (Ancona, 3 luglio 2013) - disponibile la presentazione del prof. Stefano Maglia

Il 3 luglio 2013 si è tenuto il seminario tecnico "La corretta gestione dei rifiuti" tenuto dal Prof. Stefano Maglia, fondatore e presidente di TuttoAmbiente (www.tuttoambiente.it), professore di Legislazione ambientale presso la facoltà di Ingegneria dell’ambiente e del territorio dell’Università di Parma, nonché autore di numerose pubblicazioni.

Il seminario, organizzato dalla Scuola regionale di formazione della pubblica amministrazione e il Servizio Territorio e Ambiente della Regione Marche, era rivolto principalmente agli appartenenti delle amministrazioni firmatarie dell'intesa regionale sui controlli ambientali. Il grande interesse al tema trattato è dimostrato dall'adesione all'evento: ben 130 i partecipanti, tra cui molti appartenenti alle forze dell'ordine.
Scarica la presentazione del prof. Stefano Maglia

Risposte del prof. Stefano Maglia ai quesiti

Prime le Marche sui controlli ambientali. L'intesa ha anticipato le linee guida nazionali

L’esperienza della Regione Marche in tema di controlli ambientali è stata presa come modello a livello nazionale nelle linee guida in materia di controlli alle imprese.
Il “Decreto Legge Semplificazioni” (D.L. 9 febbraio 2012 n. 5, convertito nella legge 4 aprile 2012 n. 35) all’articolo 14 dispone alcune misure in tema di semplificazione dei controlli sulle imprese. Il decreto dispone la razionalizzazione dei controlli secondo principi di semplicità e proporzionalità, demandando ad apposite linee guida le modalità attuative. In particolare si prefigge di raggiungere un efficace coordinamento dei controlli attualmente previsti dalla legge così da evitare sovrapposizioni ed eccessivi oneri per le imprese.
Le Linee guida sono state approvate il 24 gennaio scorso in sede di Conferenza Unificata (Gazzetta Ufficiale del 19 febbraio Serie Generale n. 42 del 19 febbraio 2013).
Le linee guida inseriscono il Protocollo di intesa interforze delle Marche come esempio applicativo dei principi a cui gli Enti devono attenersi, in particolare in tema di coordinamento.
L’intesa è stata sottoscritta nel 2005 da Regione Marche, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato e Capitanerie di Porto, oltre ad ANCI, UPI ed ARPAM. Le attività si sono concentrate in particolare nella progettazione di una scheda informatica comune di rilevazione dei controlli, col preciso intento di rendere comunicanti tra i soggetti firmatari dell’intesa i dati e le notizie raccolte nel corso della propria attività in campo ambientale. L’obiettivo principale è quindi quello di rendere i controlli sempre più efficienti: mettendo in comune le informazioni fondamentali (sito o ditta, tipo di controllo effettuato, esito), ogni operatore, all’atto del controllo, ha la possibilità di conoscere quanto è stato già verificato da parte di altre autorità ispettive.
Il lavoro svolto sinora ha, nella sostanza, anticipato ciò che ora viene richiesto dalla normativa nazionale. In una delle più autorevoli riviste giuridiche ambientali (Diritto all’Ambiente) così commenta un articolo di approfondimento sulle linee guida nazionali: “L'intesa benché stipulata anteriormente all'entrata in vigore del ‘decreto semplificazioni’ e delle ‘linee guida’, con lodevole lungimiranza ha puntato ad evitare sovrapposizioni, a razionalizzare i controlli operati, autonomamente, a perseguire una conoscenza giuridica condivisa su tematiche di comune interesse.”
Dopo aver centrato l’aspetto del coordinamento con l’Intesa interforze, la sfida è ora quella passare alla fase successiva, mantenendo sempre lo stesso spirito collaborativo, che prevede una programmazione congiunta delle attività di controllo ambientale delle imprese.

Protocollo d'intesa sui controlli ambientali

La scheda informatica interforze

Nel marzo 2005 è stato firmato tra la Regione Marche – Assessorato all’Ambiente, il Comando dei Carabinieri per la tutela dell’Ambiente, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato, le Capitanerie di Porto, l’Unione delle Province italiane – Marche, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – Marche e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche, un Protocollo d’intesa sui Controlli ambientali.

Il protocollo risponde  a varie esigenze:
le istituzioni preposte ai controlli, stabilendo volontariamente un coordinamento unico regionale, possono usufruire degli esiti delle attività svolte da ciascun ente, con una maggiore efficacia e razionalizzazione delle risorse;
le imprese, grazie al coordinamento, vedono ridursi i casi di sovrapposizioni dei controlli;
la Regione dispone di uno strumento ulteriore di monitoraggio dello stato dell’ambiente, utile ai fini dell’orientamento delle politiche ambientali.
Infine il Protocollo risponde all’esigenza di una formazione giuridica comune, anche alla luce delle differenti interpretazioni giuridiche spesso rese possibili da una normativa ambientale in  continua evoluzione, ad opera di fonti comunitarie e nazionali.

L’organo tecnico per l’attuazione del Protocollo è il Comitato tecnico di Coordinamento, composto da un rappresentante per ogni ente firmatario.

La collaborazione tra i soggetti ha portato, nell’anno 2008, alla progettazione di una scheda informatica comune di rilevazione dei controlli, elaborata col preciso intento di rendere comunicanti tra i soggetti firmatari del Protocollo i dati e le notizie raccolte nel corso della propria attività in campo ambientale.
L’applicativo attualmente in uso si appoggia nella banca dati del Punto Focale Regionale Marche gestita dall’ARPAM, nell’ambito del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINAnet).

Obiettivo precipuo della scheda è rendere i controlli sempre più efficienti: infatti mettendo in comune le informazioni fondamentali (sito o ditta, tipo di controllo effettuato, esito) ogni operatore all’atto del controllo ha la possibilità di conoscere quanto è stato già verificato, anche da parte di altre autorità ispettive.

Le ispezioni integrate, benché volontarie, sono cresciute nel tempo, visti gli indubbi vantaggi che implicano. Il loro numero è passato progressivamente da 270 nel 2008, a 545 nel 2009, a 610 nel 2010, distribuite fra le varie autorità ispettive, che spesso operano anche congiuntamente nell’esecuzione dei controlli alle imprese.

L’esperienza acquisita in questi anni ha consentito di migliorare ulteriormente questo strumento rendendolo più adatto alle esigenze espresse dagli operatori, aggiungendo uno spazio per condividere le buone pratiche, prevedendo l’interrogabilità dei dati raccolti per anni, per matrici ambientali o per zone geografiche.

Va notato che il recente decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5 recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo” all’articolo 14 prevede espressamente la semplificazione dei controlli sulle imprese.
Il decreto dispone la razionalizzazione dei controlli secondo principi di semplicità e proporzionalità, demandando ad un regolamento le modalità attuative al fine di raggiungere:

  • la proporzionalità dei controlli
  • l’eliminazione dei controlli non necessari alla tutela di interessi pubblici
  • il coordinamento e la programmazione dei controlli da parte delle amministrazioni evitando duplicazioni
  • la collaborazione amichevole con i soggetti controllati
  • l’informatizzazione degli adempimenti e procedure amministrative
  • la soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso di certificazione del sistema di qualità.

Nuovo Applicativo per Visite Ispettive Ambientali

A partire dal giorno 25 ottobre 2012 verrà disattivato il vecchio applicativo access per le ispezioni ambientali e dal giorno 5 novembre 2012 sarà utilizzabile unicamente il nuovo applicativo web, accessibile con le modalità illustrate durante gli incontri formativi e riportate nel manuale.

SEMINARI ORGANIZZATI IN ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO D’INTESA SUI CONTROLLI AMBIENTALI DI MARZO 2005

 

Titolo

Relatore

 Luogo e data

1

“La normativa dei rifiuti alla luce del nuovo Testo unico ambientale”

Dott. Luca Ramacci procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli

 

Senigallia, due giornate replicate in due edizioni il 21 e 22 novembre e il 4 e 5 dicembre 2006

 

2

“Cooperazione e tecnologie per i controlli ambientali”

Personale interno al Servizio

Ancona, 12 ottobre 2007, a Eco&Equo

 

3

“La legislazione ambientale della Regione Marche”

 Arpam e Certiquality

Castelfidardo, 26 maggio 2008

 

4

“ La gestione delle batterie al piombo esauste tra legalità e illegalità: analisi e strumenti per un’azione concreta di prevenzione e controllo”

 

Cobat e Legambiente

Ancona, 26 giugno 2008

5

“Le sanzioni amministrative ambientali dopo l’entrata in vigore del Codice ambiente”

 

Dott. Stefania Pallotta e personale tecnico specializzato dell’ISPRA per due giornate l’uno

 

Ancona , quattro giornate formative (replicate in due edizioni) novembre e dicembre 2009

6

“I controlli ambientali dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 152/2006”

Avv. Paola Ficco, Avv. Leonardo Filippucci, Dott. Paolo Giandon (ARPA Veneto), Dott. Claudio Rispoli, dott. Federica Allegrezza (ARPA Marche)

 

Ancona, quattro giornate formative (replicate in due edizioni) aprile e maggio 2011

7

“Nuova normativa sui rifiuti e disposizioni relative al trasporto (SISTRI)”

Avv. Leonardo Filippucci

Macerata,  12 e 13 gennaio 2012

 

8

“Tecniche di polizia giudiziaria in materia di controlli ambientali”

Dott. Luca Ramacci

Consigliere presso la terza sezione penale della Corte di Cassazione

Ancona, 19 settembre 2012

9

“La corretta gestione dei rifiuti”

Prof. Stefano Maglia, docente di legislazione ambientale presso l’università di Parma, fondatore e direttore di TuttoAmbiente

Ancona, 3 luglio 2013

10 “I sottoprodotti di origine animale e la normativa sui rifiuti”

Avv. Leonardo Filippucci

Dott.ssa Fiorella Patrassi

Ancona, 18 ottobre 2013

11

“Tutorial contestazione amministrativa ambientale con aspetti procedurali SISTRI”

Dott.ssa Stefania Pallotta

Ancona, 27 e 28 ottobre 2014

12 “La riforma dei reati ambientali introdotta dalla legge 22 maggio 2015, n. 68 "Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente" e del decreto legislativo 28/2015 sulla non punibilità per particolare tenuità del fatto" Avv. Leonardo Filippucci
Ancona, 19 e 26 ottobre 2015
Porto Recanati, 30 novembre 2015

 

Contatti

Struttura:  Servizio Agricoltura e Ambiente
   
Dirigente:  cristina.martellini@regione.marche.it
Referente:  mariacristina.giombetti@regione.marche.it - 071.806.3526